Qualcuno potrebbe parlarvi delle Marche e raccontarvi che devono ancora essere scoperte, che questa regione ha grandi potenzialità, che in futuro ci sarà un ulteriore sviluppo sociale ed economico , che le vie di comunicazione miglioreranno .I più informati vi spiegheranno che la Commissione Europea ha approvato il programma di sviluppo rurale delle Marche 2014-2020, che quindi saranno tra le prime regioni italiane ad avere disponibili i fondi FEASR (Fondo agricolo europeo per lo sviluppo rurale), che ciò contribuirà a garantire uno sviluppo sostenibile delle zone rurali, a rafforzare il legame tra l’attività primaria e l’ambiente, promuovere la cooperazione, l’innovazione e la diversificazione dell’economia. Altre persone punteranno l’attenzione sulla posizione strategica,le indiscusse bellezze naturali, da quelle costiere,con la meravigliosa riviera del Monte Conero, a quelle montuose, con i Monti Sibillini e il suo parco nazionale. I più romantici potrebbero elencarvi i luoghi suggestivi, i borghi medievali, le tradizioni popolari delle oltre duecentoquaranta torri comunali dove ogni anno in estate ed inverno si respirano ancora le feste paesane, si trovano i prodotti tipici del territorio, i vini Docg e le eccellenze gastronomiche.In un epoca segnata da processi di massificazione tutto questo ha un valore estremo. Tutti potranno convincervi con punti di vista diversi, storie e leggende metropolitane, ma solo alcuni riusciranno a farvi capire con una frase semplice il concetto di qualità della vita: Sono quelli che vi dicono…”Però, si vive bene nelle Marche eh???”…sono le stesse persone che hanno lasciato questa regione, per i motivi più vari, quelli che vivono da anni nelle metropoli, in case con vista cemento, tra smog, code spaventose ed un preoccupante individualismo. Pronunciano questa frase con un filo di voce....
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