Palazzo Acqua caratterizza uno dei tre lati di piazza San Filippo luogo dove, la nobile famiglia Vitalioni, presente ad Osimo già dal Cinquecento, aveva delle proprietà che si estendevano fino a comprendere gli attuali giardini pubblici. Un famoso osimano, Don Carlo Grillantini, scrive che la famiglia Vitalioni si era estinta con l’ultima discendente che aveva sposato un discendente della famiglia Acqua, senza però precisare il periodo in cui questo avvenne. Ecco perché rimane difficile indicare quale dei due nobili casati decise, con ogni probabilità intorno alla seconda metà del XVIII secolo, di far costruire ex novo o rendere il già presente palazzo più consono alle esigenze funzionali ed estetiche del periodo. Il palazzo, adiacente la chiesa dedicata a San Filippo, come già ricordato, determina uno dei tre lati dell’omonima piazza, il quarto, aperto e opposto alla chiesa, funge da ingresso ai giardini pubblici.
L’impianto tipologico fa del palazzo un caso unico nel panorama osimano, nessuno dei palazzi suoi coevi ha una così forte tendenza ad interagire con l’ambiente circostante, espressa dalla presenza di terra e caratterizzata da un arco centrale che costituisce l’ingresso principale del palazzo. Questa soluzione a ferro di cavallo, adottata a Roma per la prima volta nei palazzi suburbani del XVI secolo, diventerà lo schema fondamentale delle ville e delle grandi residenze barocche sia italiane che europee per affermare il nuovo potere assolutistico delle grandi monarchie. Palazzo Acqua sembra aver assunto una forma di mediazione, sintetizzando in maniera del tutto originale i due rapporti caratteristici dei palazzi urbani e suburbani dell’età barocca e tardobarocca.
In definitiva è comunque l’intera facciata ad ostentare quegli imperativi di “ordine, chiarezza, nobiltà e forza” che sono i termini caratteristici del secondo periodo del settecento marchigiano.
Una recente ristrutturazione ha modificato la distribuzione interna del palazzo, che da unità immobiliare unica lo ha trasformato in più unità immobiliari, distinguendo le stesse per piano. Le caratteristiche decorative all’interno delle diverse unità sono date dall’originaria destinazione degli ambienti. Risulta quindi che il piano nobile del palazzo presenta degli affreschi all’interno delle stanze di rappresentanza, ed alcuni di minor pregio nelle stanze ad uso privato.
Il palazzo ha un rilevante interesse storico-artistico ed è tutelato dal Ministero dei Beni Ambientali e Architettonici delle Marche.
- estratto dal volume "L’architettura del palazzo ad Osimo nel Settecento", Osimo, Osimo Edizioni, 2009 (A. Catena, A. Renna, C. Marchegiani)
UNITÀ IMMOBILIARE ALL’INTERNO DEL PALAZZO ACQUA
L’unità immobiliare oggetto della vendita è così composta: ingresso autonomo sia da Piazza San Filippo che da Vicolo Vitalioni con tre vani e servizi al piano seminterrato, quattro vani e servizi al piano terra, tre vani soffitta al piano primo (uno è adibito a locale lavanderia), un locale per uso cantina al secondo piano seminterrato. Due porzioni di corte in proprietà esclusiva una adibita a giardino e l’altra a cortile. Una dependance con w.c. con ingresso autonomo da Piazza San Filippo e contigua terrazza a livello facente parte di un corpo di fabbrica distaccato da quello principale e un locale garage al piano seminterrato.
Il piano nobile dell’abitazione presenta pregevoli soffitti lignei dipinti e decorati, mentre la zona giorno è caratterizzata da soffitti lignei voltati a crociera.
L’intero palazzo è stato ristrutturato negli anni ‘90/’94. Si tratta di un palazzo storico già esistente con rilevante interesse culturale e protetto dal Ministero dei Beni Culturali ed Architettonici. La superficie utile e di ca. 495 mq.:
Piano giorno mq. 150
Piano notte mq. 147
Soffitta mq. 49
Soffitta mq. 17 lavanderia e locale caldaia
Cantina mq. 41
Garage mq. 43 per due posti macchina
Dependance mq. 48
Da un grande giardino con al centro un albero di ulivo secolare, palme, alberi da frutto, aiuole e siepi, si accede alla zona giorno dell’abitazione caratterizzata all’ingresso da un soffitto dipinto e decorato. Il pavimento della zona pranzo e salotto è in cotto con soffitti a crociera, vi è una grande cucina con attiguo locale di sgombero, il bagno è in ceramica con box doccia. Dalla zona giorno si accede anche ad un ampio cortile ed al garage. La zona notte è completamente in parquet ad eccezione dei due bagni che sono: quello di servizio in ceramica con cabina doccia relax, quello padronale in marmo rosa con vasca idromassaggio e box doccia in cristallo.
La camera padronale ha all’interno la cabina armadio. La seconda camera matrimoniale è dotata di soppalco in legno adibito a studio. La terza è ancora una matrimoniale. Nella zona notte vi è anche un piccolo ripostiglio.
Il piano notte è inoltre caratterizzato da un grande salone con un soffitto dipinto e contornato da stucchi e cornici in legno decorate.
Dalla zona notte salendo una scala a chiocciola si raggiunge una soffitta composta da tre vani.
L’abitazione è in buonissimo stato in quanto vengono periodicamente effettuate manutenzioni agli infissi (sia delle persiane in legno che delle finestre e dei finestroni), tinteggiature interne ed esterne, manutenzioni agli impianti termici ed elettrici, ecc..
Il garage è raggiungibile da un androne condominiale ed ha la capienza per due posti macchina. Il riscaldamento è tradizionale autonomo con caldaia con accumulo ed elementi in ghisa, l’acqua calda sanitaria è prodotta dalla caldaia a gas. La TV è via satellite.
Le imposte sono ridotte del 50% in quanto trattasi di palazzo storico.
Valerio La Fontana
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